Sì, l’intero edificio sarà completamente privo di barriere architettoniche, con ascensori di nuova generazione, bagni attrezzati e percorsi interni ed esterni progettati per garantire la piena accessibilità a ogni ospite.
Sorto come casa di clausura delle monache Visitandine, il complesso si sviluppa su tre livelli più
seminterrato e due piccole pertinenze, per circa 3 600 m² di superficie coperta.
Le
sue
stanze ospitavano refettorio, cucina, celle, spazi di preghiera e una chiesetta interna, già organizzate
quindi per la vita comunitaria.
Ci dedichiamo con passione all’assistenza sanitaria e socio-assistenziale. Oggi siamo impegnati nella rinascita del Monastero della Visitazione, che stiamo trasformando in un presidio di accoglienza dignitosa per over 65 autosufficienti e semiautosufficienti. Fino al 2023 i nostri volontari hanno prestato servizio nell’attività di ambulanza, garantendo supporto e prossimità sul territorio. Tra le esperienze più significative nell’assistenza agli anziani ricordiamo la collaborazione con Villa Ferretti, dove i nostri operatori OSS offrono supporto e cure quotidiane sin dall’inizio dell’anno.
PER DONARE
IBAN IT59I0623039900000056888828
Intestato a: EN CAMPANIA SOCCORSO ONLUS HEALTH SERVICE
CREDIT AGRICOLE
Causale:
Sostegno da NOME COGNOME
Immerso nel verde della Collina dei Camaldoli, il monastero nacque come casa di clausura delle Visitandine, un ordine femminile dedito alla contemplazione e alla carità, che scelse questo luogo elevato per la sua tranquillità e il suo isolamento naturale.
Con il passare degli anni e il calo delle vocazioni, il monastero si è progressivamente svuotato, perdendo la sua funzione originaria. I corridoi si sono fatti muti, gli spazi inutilizzati hanno cominciato a cedere sotto il peso del tempo e dell’umidità.
Dal 2024, il Monastero della Visitazione è oggetto di un importante intervento di ristrutturazione e rifunzionalizzazione. Gli ambienti interni, ormai compromessi, sono stati completamente svuotati per consentire una nuova distribuzione degli spazi e l’adeguamento alle normative moderne.
“Dal silenzio della clausura alla voce della comunità, luogo di cura integrale per anziani e
territorio”.
L’obiettivo finale è trasformare l’ex monastero in una RSA con funzione
socioassistenziale e sanitaria, destinata ad accogliere fino a 69 anziani autosufficienti o
semiautosufficienti. La struttura sarà organizzata per offrire ospitalità residenziale, servizi sanitari di
base, spazi ricreativi, attività laboratoriali e percorsi di inclusione attiva. L’intervento garantirà piena
accessibilità, sostenibilità ambientale e sicurezza, mantenendo l’identità architettonica del complesso e
restituendolo alla comunità con una nuova missione: prendersi cura delle persone.
che rischiava la rovina definitiva.
69 anziani accolti a tariffe sostenibili, 25+ nuovi posti di lavoro.
edificio in classe B, fotovoltaico, materiali green, zero consumo di suolo nuovo.
il parco e la sala eventi resteranno fruibili dalla cittadinanza.
Una vita arricchita da relazioni genuine, in un luogo dove il benessere è un’esperienza quotidiana, non un’aspirazione.
Le risposte alle domande più frequenti
Sì, l’intero edificio sarà completamente privo di barriere architettoniche, con ascensori di nuova generazione, bagni attrezzati e percorsi interni ed esterni progettati per garantire la piena accessibilità a ogni ospite.
Sì, la RSA garantirà la presenza continuativa di personale qualificato, sia di giorno che di notte, per offrire sicurezza, assistenza e supporto in ogni momento della giornata.
La giornata sarà organizzata in modo equilibrato tra momenti di socialità, attività ricreative, tempo libero e servizi personalizzati. Ogni ospite sarà libero di aderire ai programmi proposti nel rispetto dei propri ritmi, interessi e bisogni.
Il personale sarà scelto tra figure professionali qualificate e con esperienza nel settore socio-sanitario. Ogni operatore seguirà percorsi di formazione continua per assicurare standard elevati di assistenza, rispetto e relazione con gli ospiti.